E se pensate che l’immortale opera citata nel titolo è opera di un gruppo chiamato Opus che è praticamente sinonimo di Fucina, possiamo ben dire che è tempo di (ri)vederci dopo 2 anni difficili. Perché van bene le serie TV, divertenti talvolta i social (siamo la prima compagnia sbarcata nel Fediverso :-O), ma incontrarsi dal vivo decisamente meglio. Noi lo facciamo da più di 15 anni, dalla Sardegna alla Val d’Aosta, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia e con gli spettacoli che andiamo ad elencare abbiamo la presunzione di credere che possiamo raggiungere ogni tipo di pubblico. Oltre che soddisfare tutte le esigenze in materia di spese di viaggio e pernotto comprese nei prezzi, volantini personalizzati e successivamente fatturazione elettronica, adempimenti in materia di tracciabilità, durc, compilazione borderò SIAE on-line, procedure di gare telematiche e sicuramente qualcosa ce la siamo dimenticata.

Il brano che ha vinto la maggior parte delle serate di Amo la radio invece è del decennio precedente: 25 maggio 1979. Combattendo strenuamente con altre 17 canzoni selezionate da noi all’interno delle 45 che le principali emittenti italiane scelsero nel 2020 per il concorso “I love my radio”. Ma voi potreste capovolgere le previsioni. E in ogni caso ascoltare della buona musica suonata da un Maestro della chitarra, alternata a racconti e schegge sonore provenienti da stazioni famose e non, garantisce il buon esito della serata e il coinvolgimento del pubblico che fa da giudice alla gara.

Per una serata più formale invece, Mi ritorni in mente è una certezza. Perché i 3 musicisti hanno una formazione classica, quanto lo sono le canzoni di Lucio Battisti che tutti conoscono e vogliono cantare. Il falò acceso non lo possiamo fornire per motivi di sicurezza, ma abbiamo una valida alternativa: i brani della letteratura mondiale più evocativi dell’amore letti da un attore e una attrice e le immagini che scorrono sul nostro schermo che hanno l’obiettivo dichiarato di far scendere una lacrimuccia a persone dai 15 ai 99 anni.

Se poi vogliamo esagerare col concetto di “classico”, Dante! Perché dobbiamo aspettare Dan Brown e Ron Howard per accorgerci che la Divina Commedia può essere un thriller? Tra l’altro senza aggiungere nulla, perché “Inferno“, il film che noi proiettiamo sullo schermo, è una produzione italiana del 1911 e il mix che proponiamo come sfondo alle parole del Sommo poeta è composto da colonne sonore anni ’70 (Da Morricone ai Goblin) che nulla hanno da invidiare a quelle hollywoodiane. E i frammenti di letture di Vittorio Gassman.. le poteva fare solo lui così. Disco Inferno siamo noi che, aggiungendo un testo scritto ad hoc, ci mettiamo a disposizione di tanta grandezza.

E per gli under-tutto? Blu è una fiaba, sì. Che non significa che sia la versione semplificata di una storia per più grandi. Perché non lo era Pinocchio, non lo era Il piccolo principe, non lo erano quelle di Esopo e neppure quelle dei fratelli Grimm. Ciò che le rende immortali è la scrittura originale e nel nostro caso l’attrice che collabora con noi da 15 anni quando non è sui più prestigiosi palchi nazionali (non a caso lo proponiamo solo a partire da fine giugno). Spiegare una fiaba è una cosa da adulti, che potranno riconoscerci mille sotto-testi. Ma per capirla servono piccoli uomini e donne dai 5 anni in su.

L’estate del 2021 è stata quella della vittoria agli Europei di calcio. L’inverno del 2022 non sarà quello del trionfo ai mondiali. Ma c’è un ma. E se fosse l’anno del ritorno alla vittoria della Ferrari dopo 15 anni del Campionato di Formula 1? Ci è sembrato necessario dunque rimettere in scena La passione che non solo di sport d’elite tratta, anzi! Mentre sullo schermo scorre un flusso ininterrotto di immagini e sul palco si suona dal vivo, si partirà dal Futurismo per arrivare alla prima rapina in banca a bordo di un’automobile. Dalla prima guidatrice fino al finale che deve esserci: Gilles Villeneuve. Metti che porti anche bene..

Grazie per essere arrivati alla fine di questo articolo. E grazie a chi ci vorrà contattare per raccogliere qualche (doverosa) informazione in più.